Le risole di Comino sono una di quelle cose da assaggiare almeno una volta nella vita… e se le assaggi poi non potrai più farne a meno. La sfoglia fragrante si sgretola liberando un cuore di marmellata di mele renette, un’armonia straordinaria di sapori e consistenze.
Da Comino poi c’è tutta l’arte pasticciera a livelli sublimi: le bignole, le tartellette, i baci di dama, i baci di Mondovì, le paste di meliga, i cannoli… e le torte, le crostate, i monregalesi… Un intero universo di bontà.
Un’immersione nella dolcezza: il profumo, la delicatezza, la leggerezza quasi inconsistente diventa una carezza di marmellata di mele renette… È il sapore delle cose vere, ogni volta un momento unico e speciale.
La sfoglia friabile e leggerissima nasconde un tesoro avvolgente , il gusto antico del cioccolato sudamericano lavorato lentamente a mano.
Fresca, soffice, sembra di assaggiare una nuvola… una conchiglia di sfoglia racchiude il cuore fresco e cremoso della chantilly, quasi inconsistente al tatto.
È il viaggio di un corsaro, racchiuso in una piccola pralina: dal guscio di cioccolato, liscio e croccante, alla meringa friabile e morbida, fino al tesoro, la crema armoniosa dall’accento ambrato di rum. Tutte le sfumature della dolcezza in una sciabolata di gusto.
Il più romantico dei dolci, ricetta di casa Savoia: due gusci di pasta uniti dal cioccolato, una consistenza impalpabile che diventa crema appena la si gusta.
Una perla, con la glassa a proteggere ed esaltare il suo tesoro… un guscio lievitato naturalmente, piccolo come nella vera tradizione sabauda… Solo un boccone se vuoi, ma lì dentro c’è la dolcezza di un’arte antica.
Il morbido, il ruvido, il vellutato e il liquido… tutto in un piccolo capolavoto di pasticceria! Un bignè ripieno di zabaione con una lacrima di liquore e una spolverata di granella di nocciole.
La forma è quella antica a “conchiglia”, un abbraccio che raccoglie la crema più tradizionale della pasticceria…. Morderla è un viaggio nell’incanto e nella dolcezza.
Un piccolo bignè, leggerissimo come nella più antica tradizione piemontese, porta un ricciolo di panna montata, protetto da un petalo sempre di pasta choux… Una piccola prelibatezza ma ha il potere di cambiare le giornate, di illuminare i visi, di sciogliere i malumori!
Dall’antica farina di mais del Monregalese nasce un biscotto friabilissimo dal gusto unico e straordinario, la ruvida dolcezza delle paste genuine e vere.
Nella più tradizionale ricetta Monregalese, il dolce tipico dell’inverno, miele, noci e nocciole tra due cialde di ostie.
La frolla raccoglie in un letto di crema pasticciera dolcissimi tagli di frutta fresca, un mix di sapori e colori che riempie di allegria.
Biscotti di frolla al burro ricoperta di granella di nocciola Piemonte.